giovedì 30 giugno 2011

Voci più o meno incontrollate sul futuro del Subbuteo...

Premessa: ho sempre considerato assurda la fine del Subbuteo. Buttare a mare la più realistica simulazione del calcio, che non sia quella dei videogiochi, ha privato almeno due generazioni di ragazzi (e dei loro genitori, che lo avevano conosciuto nella loro gioventù) di un divertimento e di un momento di socializzazione tra i pochi ancora non riservati all'uso di un pc o di una console di ultima generazione e alla proprietaria del marchio di incassi che avrebbero fatto felice chiunque, utilizzando le leve del marketing corrette (ma qui sarei troppo tecnico e non è questo lo spazio adatto).

Che la passione del Subbuteo non fosse del tutto bruciata, ma che covasse sotto la cenere dei danni fatti dalla Hasbro, l'ho sempre considerato più che evidente, tanto da non stupirmi del successo della collezione "Subbuteo - La Leggenda" edita, sempre su concessione dell'azienda di giocattoli dalla casa editrice Fabbri. Il fatto che si sia a 130 uscite ufficiali previste, forse 150 a sentire voci abbastanza attendibili, dimostra la "fame" del mercato italiano di ogni età.

C'è da dire che l'azienda genovese Zeugo ha provato nel recente passato a tenere in piedi la passione per le miniature e i panni, ma ormai ha virato decisamente, attraverso l'uso di basi piatte adatte al calcio da tavolo, a un mercato più attento all'agonismo e ai tornei (per i quali gli ultimi materiali sono omologati) e non alla tradizione storica, abbandonata definitivamente dopo la collezione 2003 accettata tranquillamente nei circuiti OldSubbuteo, scontentando così una buona fetta di mercato.

Adesso però le cose stanno per cambiare di nuovo. Le voci in rete si rincorrono, e per quanto tutto sia, tranne qualche eccezione, da verificare con attenzione, sembra davvero che il Subbuteo o quanto meno il marchio, stia per tornare davvero sugli scaffali dei giocattolai. Dovrebbe (condizionale d'obbligo fino a quando non ci sarà un comunicato ufficiale) essere la Netcam, che fino a questa stagione ha distribuito il "Total Soccer" un simil-subbuteo con basi piatte a disco e squadre con licenze ufficiali curate nel minimo dettaglio, protagonista di questo vero e proprio evento, che sicuramente farà rumore mediaticamente non solo tra gli appassionati (molti più di quello che si pensi) ma anche tra i bambini e i ragazzi alla ricerca di nuovi giochi.

Ci saranno le basi "basculanti" in regola con l'OldSubbuteo, saranno uguali a quelle Fabbri, oppure continueranno con quelle piatte stile calcio da tavolo? Come disse il buon Battisti, proprio quando il nostro amato gioco regnava incontrastato nelle camerette dell'epoca, lo scopriremo solo vivendo... :)

martedì 28 giugno 2011

Subbuteo - La Leggenda: Anteprime dalla 121 alla 130

Grazie a uno scoop vero e proprio di Ayrton 2112 sul forum dell'Oldsubbuteo, che ha già potuto mettere le mani sul Senegal, che vedremo qui nel fine settimana, abbiamo già le anteprime delle uscite dalla 121 alla 130, che vi avevo già elencato in un post precedente.


Dando una rapida occhiata, notiamo che la Germania sarà identica alla versione LW originale, che i tifosi di Genoa e Cagliari faranno di necessità virtù, potendo utilizzare il Videoton come prima maglia e la Russia come seconda e che lo Zenit indossa il completo da trasferta della stagione successiva, anche se la maglia fu usata durante la premiazione per la conquista della Coppa Uefa.

Alla fine sono tutte uscite interessanti, che in attesa di un ulteriore prolungamento a 140 uscite, per ora solo ufficioso, continueranno a soddisfare, anche se con tutto il limite dei diritti, tutti gli appassionati collezionisti.

lunedì 27 giugno 2011

Taranto (ref 19 variante "d") Replica HW Replay Dux

Ho sempre subito con rassegnazione l'assenza di una versione subbuteistica dell'AS Taranto, squadra della mia città d'origine adattata molto forzosamente alla ref. 95 originariamente assegnata al Bologna e quindi con i pantaloncini bianchi (per non parlare della maglia con base blu e le strisce rosso scuro tendenti al granata...).

Solo recentemente, avendo cominciato a studiare anche le versioni HW del Subbuteo (avendo cominciato tardi, sono partito direttamente con le LW), ho scoperto che ogni ref. poteva essere stata dipinta in versioni diverse, arrivando ad accertarmi su Celticdream e su Vintage Subbuteo di una variante della ref. 19 perfetta per l'occasione. Giusto una nota relativamente alla lettera "d" con cui identifico la versione. Non credo sia un codice ufficiale Subbuteo, ma più semplicemente il codice che gli ha assegnato il sito Celticdream durante la catalogazione e che uso per comodità. ;-)

Il problema non di poco conto è che questa versione è praticamente introvabile, figurarsi in ottime condizioni e quindi con un valore di base di parecchie decine di euro (probabilmente molto di più). Di sicuro su eBay non è mai apparsa, nonostante le mie continue ricerche anche sui mercati britannici sempre ben forniti.

Alla fine, pur avendo già una versione Santiago ben fatta, di cui mi sono reso conto di non aver parlato sul blog (mea culpa, recupererò), volendo affiancare una squadra graficamente diversa al Napoli già presentato, in caso di somiglianza con quella di un avversario a qualche torneo, ho deciso di puntare decisamente su quella versione, e così ne è uscito uno splendido Taranto in perfetto stile Kent, su basi Replay Dux e con ben due portieri con asticella, uno diving perfettamente fedele come completo a quello del portierino e uno con il cappellino, che hanno riprodotto i completi di Petrovic e Buso degli anni 70.

La varietà dei colori delle basi offerta da Replay mi ha permesso di scegliere un blu molto scuro per l'outer (il n. 19), decisamente più adatto rispetto a quello tradizionale ai colori sociali jonici, mentre per il rosso dell'inner non c'è stato alcun problema. Per il portierino ho preferito invertire i colori di base e dischetto, essendo l'asticella di quelli per la porta rossa.

Della qualità del materiale ho già parlato nella presentazione del Napoli, quindi non mi dilungherò. Di certo la scena delle repliche delle mitiche Heavyweight è viva e sprizza salute per la gioia di tutti gli appassionati.

sabato 25 giugno 2011

119 - Svizzera - Subbuteo La Leggenda

Parlier, Neury, Bocquet, Kernen, Eggimann, Casali, Antenen, Vonlanthen, Hugi, Ballaman, Fatton. Quest'undici schierato in campo con un 4-3-3 con libero nel 1954 non permette all'Italia di passare il primo turno, vincendo con un sonoro 4 a 1 lo spareggio per decidere la qualificazione tra azzurri ed elvetici. Usciranno poi ai quarti perdendo per 5 a 7 una spettacolare partita contro l'Austria, nonostante la tripletta della stella Hugi.

Con questa uscita siamo tornati in Europa, visitando una nazione che pur non avendo mai avuto grossi picchi nella sua storia calcistica (questo rappresentato resta il più alto), non possiamo considerare certamente una squadra materasso, ma una di quelle outsider da cui aspettarsi da un momento all'altro la sorpresa.

Il completo presenta a prima vista un'imperfezione, visto che i calzettoni rossi in realtà dovrebbero essere come tutti quelli dell'epoca neri, al massimo con il bordo rosso, se volessimo davvero riprodurre fedelmente il tutto. Rispettato invece il completo a tinta unita del portiere. Le divise sono state dipinte a mano, croce compresa, e qualche piccola imperfezione non sfugge anche a occhi poco attenti. La base è monocolore e tutto sommato va bene così. Sempre meglio di quanto visto col Giappone...

Utilizzi alternativi: due su tutti. Malta tra le nazionali e la Triestina tra le squadre italiane. La rappresentazione è perfetta per entrambe, cosa che farà felice i triestini appassionati di Subbuteo.

Prossima uscita dedicata alla rivelazione dei mondiali del 2002. Il Senegal che si prese la grande soddisfazione di buttare fuori la Francia al primo turno... :-D

venerdì 24 giugno 2011

Il Napoli e il Subbuteo - Nona Puntata - Replay HW su basi Dux

La collezione continua e da pochissimi giorni c'è un nuovo tassello ad ampliare l'elenco dei miei Napoli in versione Subbuteo.

Incuriosito dalle ottime performance di queste basi, viste all'opera nell'ultimo torneo di OldSubbuteo disputato presso l'Osc di Bari, ho deciso di ordinare da Replay un'ennesima copia del Napoli C100 Speciale HW, realizzato su basi Replay Dux e con un'accoppiamento base/inner monocolore scelto apposta. Per il portiere ho scelto il grigio indossato (anche sull'inner per differenziarlo dai calciatori in campo) a fine anni 70, prima dell'avvento del "giaguaro" Castellini, da "saponetta" Massimo Mattolini, con pantaloncini neri e calzettoni come i calciatori. Mi auguro sia molto più efficace tra i pali dell'originale...

Dal punto di vista della pittura, nulla da dire, perfetta nella sua semplicità e fedeltà all'originale, che si richiama al sempre menzionato "Kent style", proprio come piace a me, ma la cosa impressionante, oggettivamente parlando sono le basi, realizzate prendendo spunto dalle "Dux" originali, molto più piatte e stabili, capaci di andare perfettamente dritte anche su un tappeto persiano (!!) come nemmeno una Zeugo moderna, e che potrebbero oggettivamente migliorare le mie misere prestazioni sul panno verde.

Per chi volesse ordinare una squadra simile (io l'ho fatta realizzare con portiere, portierino e undici miniature in modo da avere anche una riserva pronta in caso di malaugurate emergenze), basterà contattare il responsabile del sito (ancora purtroppo ampiamente incompleto), conosciuto sul forum dell'OldSubbuteo come "alex80ago8". Da quello che ho potuto vedere, siamo davanti alle migliori repliche dal punto di vista competitivo.

Ah, mi sono fatto fare anche la replica della variante "D" della ref. 19. Un perfetto Taranto che vedrete presto... :-)

sabato 18 giugno 2011

118 - Giappone - Subbuteo La Leggenda

Non è fortissima come nel cartone animato "Captain Tsubasa", che qui conosciamo tutti come "Holly & Benji", ma la nazionale giapponese sta continuando il suo percorso di crescita, che da anni non lo colloca più tra le squadre materasso, ma tra quelle outsider che possono strappare vittorie importanti quando meno uno se lo aspetta.

Nel 2010 il Giappone scendeva in campo con Kawashima tra i pali; in difesa quattro uomini in linea con da sinistra a destra Nagatomo, Tulio, Nakazawa e Komano; tre centrocampisti sulla mediana con Hasebe, Abe e Endo, i due tre quartisti Okubo e Matsui e per concludere Honda al centro dell'attacco. Con questa formazione gli asiatici passano il primo turno e si arrendono solo ai rigori contro il Paraguay, perdendo 5 a 3 dopo lo 0 a 0 al termine dei tempi supplementari.

Uscita tecnicamente perfetta per quanto riguarda i completi, rispettati alla perfezione sia nella versione per i calciatori che per quello da portiere. Nulla da eccepire a riguardo, se non le solite righe Adidas troppo centrate sui calzoncini, ma ormai ci siamo ampiamente abituati alla cosa. Diverso il discorso per le basi con l'esterno bianco che mi lascia davvero perplesso, vista la divisa interamente blu. Sarebbe stato di gran lunga meglio farlo dello stesso colore dell'inner.

Utilizzi alternativi? E' vero che lo scudetto è molto evidente, così come la piccola bandierina giapponese, ma il completo ricorda moltissimo quello del Chelsea, sicuramente molto meglio della precedente uscita dedicata alla Dinamo Tbilisi, quindi gli appassionati del calcio inglese non si facciano scappare l'occasione! Altri suggerimenti sono come sempre graditi nel box commenti, se avrete tempo e voglia di darli.

Con la prossima uscita si torna in Europa con la Svizzera del 1954. Gli appassionati delle nazionali sicuramente non la perderanno.

giovedì 16 giugno 2011

117 - Austria - Subbuteo La Leggenda

Il Wunderteam, letteralmente "squadra meravigliosa", a tutt'oggi la più grande nazionale che abbia avuto l'Austria nella sua storia, fu protagonista del calcio degli anni 30, grazie anche alle gesta dell'attaccante Matthias Sindelar di cui parlerò più sotto.

L'undici rappresentato in questa uscita è quello del 1934 e schierava tra i pali Platzer; al centro della difesa Cisar e Sesta, pronti in fase di ripiegamento ad allargarsi sulle fasce, mentre Wagner, Smistik e Urbanek facevano filtro sulla linea mediana. Zischek, Bican, Sindelar al centro, Schall e Viertl completavano un quintetto offensivo che faceva del pressing altissimo lo scopo del suo gioco.

Torniamo a parlare di Sindelar. Di lui si ricorda il gol segnato contro la Germania nazista, che fu sconfitta per 2 a 0 a Vienna nell'aprile del 1938 in una partita denominata "Anschlussspiel", disputata per celebrare l'Anschluss che unificava i due stati nella "grande Germania". Sindelar, invece di salutare dopo la marcatura le autorità in tribuna, cominciò a danzare, rendendosi così inviso alle alte gerarchie del Terzo Reich. Un anno dopo l'attaccante austriaco, che aveva rifiutato di giocare con la maglia tedesca e non si era iscritto al partito nazista, fu trovato morto avvelenato dall'ossido di carbonio nella sua casa in compagnia della sua compagna italiana Camilla Castagnola di religione ebraica. Sono tantissimi i sospetti sul fatto che non si sia trattato di un incidente.

Reso onore all'uomo più importante di quella nazionale, parliamo del completo, perfettamente rispettato sia per i calciatori che per il portiere. Il bianco della maglia è poco coprente, ma non è la prima volta che succede. Diciamo che qui da quel tocco vintage che non fa poi male. La base nera con l'inner rosso c'entra davvero poco con la squadra, ma aiuta a conferire quell'aura di cui essa ha bisogno, richiamando in parte i colori della bandiera austriaca (bianco rossa sarebbe stata perfetta).

Utilizzi alternativi? Mi viene da subito in mente il Manchester United in versione seconda maglia, ma se avete altri suggerimenti, fate pure nel box commenti.

Prossima uscita dedicata a una nazionale in ascesa negli ultimi anni, che sta guadagnando con fatica e impegno il rispetto del calcio mondiale. In edicola troveremo il Giappone.

sabato 11 giugno 2011

Top Spin: nuovi prodotti e nuove squadre HW già dipinte

Continuo a parlare di tutti quegli artigiani che producono repliche dello storico Subbuteo HW, tanto apprezzate dagli appassionati del gioco originale, e in questo post sposto i riflettori su Top Spin del bravissimo Alberto, che ha riorganizzato il suo sito, rendendolo più ordinato e ne ha anche approfittato per presentare alcuni prodotti nuovi molto interessanti.

Parliamo delle porte "Championship", realizzate con la stessa plastica (ABS) delle miniature e delle basi HW. Essendo i materiali gli stessi, sicuramente la qualità sarà altissima, anche grazie al nylon utilizzato per le reti.

In più un altra ciliegina sulla torta è il panno in cotone, che replica perfettamente quello originale, permettendo a chi non riesce a giocare sui tappeti gommati stile Astropitch, o (beato lui, che ha lo spazio...) ha lo spazio per tenere in mezzo un tavolo attrezzato, di replicare fedelmente tutto quello che era disponibile negli anni 70.

La pagina dedicata alle squadre dipinte ha finalmente un suo ordine preciso, rispettando le ref. originali con quasi tutte le foto delle formazioni disponibili. Ci sono anche le versioni speciali a fondo pagina, tra cui una classica ma molto bella Italia, la Fiorentina con i pantaloncini neri come fine anni 60, il Napoli da me posseduto e l'Olanda di Cruyff (qui in foto).

Tra alcune squadre particolari cito la ref. 243 Ladhen Reipas (utilizzabile come attuale Shakhtar Donetsk), il Coventry City con la mitica divisa dell'Admiral (ref. 206) pitturata sicuramente meglio delle versioni originali, lo storico Brasile (ref. 50), e la ref. 165 con l'improbabile Santos con maglia verde con bordi gialli (in realtà da sempre bianca), che dovrebbero subito risiedere in bacheca, qualora si decidesse di ricominciare a collezionare, oltre che a giocare. Il catalogo non è completo come quello pubblicato dal connazionale Kick Off o da Santiago, ma sono convinto che con una email, potrete come minimo cambiare i colori delle basi fino ad arrivare a una divisa realizzata come da propria richiesta.

venerdì 10 giugno 2011

Le scatole replica realizzate da Kick Off

Nell'ultimo post su questo blog mi ero speso in vivi complimenti per il lavoro fatto da Kick Off, che mi ha realizzato una bellissima replica del Napoli HW in versione C100 Speciale, e oltre la realizzazione delle miniature, la scatola aveva attirato la mia attenzione, essnedo realizzata, tranne qualche piccola differenza, esattamente come l'originale Subbuteo.

Girando stamattina sul suo sito, mi sono soffermato con attenzione sulla pagina dei box, scoprendo alcune chicche, come addirittura la replica della scatola con i portieri intercambiabili, e quelle dedicate ai club e alle nazionali, con alcune società raffigurate in diversi momenti più o meno importanti della propria storia e altre non meno belle (anzi!) riservate ai collezionisti più incalliti (come ad esempio il Lecco in foto).

Una delle chicche più belle è il box dedicato alle squadre del film "Fuga per la vittoria", che resta a tutt'oggi la pellicola più bella realizzata a tema calcistico. Qui a destra vediamo la versione dedicata agli alleati, ma c'è anche quella per la squadra tedesca.

C'è anche la squadra, insieme a tante altre viste al cinema! Le trovate QUI.

Ancora complimenti a Kick Off, che merita la massima visibilità e attenzione da parte di tutti gli appassionati del Subbuteo!

mercoledì 8 giugno 2011

Il Napoli e il Subbuteo - Ottava Puntata - Kick Off replica HW

Ottavo (in realtà sarebbe il nono, visto il Napoli fattomi fare appositamente da Santiago, ma vabbè...) appuntamento con le repliche del Napoli in versione subbuteistica Old o da calcio da tavolo.

La puntata di oggi è dedicata a Kick Off, produttore di repliche rigorosamente Old Subbuteo, che mi ha mandato uno splendido Napoli replica della storica versione C100 originale con il completo e l'accoppiamento base inner rispettato alla perfezione.

Di Kick Off ho parlato più volte durante questa mia esperienza con il blog. La cosa che mi aveva colpito da subito, oltre alla pulizia della pittura delle miniature e la presenza di accessori introvabili presso altri siti, tra cui degli splendidi pali per l'illuminazione perfettamente funzionanti, era stata la gentilezza e la disponibilità del suo responsabile Massimiliano, che grazie alla sua opera contribuisce a tenere in piedi insieme a tutti gli altri (ri)produttori la magia del Subbuteo originale.

Le miniature sono meno tozze di quanto appaiano in foto sul suo sito, e hanno il pregio di sembrare molto robuste sulle gambe, punto debole da sempre di qualunque omino, soprattutto originale. Già solo per questo posso indicarle a chi volesse fare avvicinare dei bambini al nostro amato gioco, cercando omini resistenti in qualunque situazione. Per i maniaci delle misurazioni miniatura e base pesano insieme 1,6 grammi, secondo la mia bilancia di precisione.

Della pittura ho già detto su, ma non ho problemi a ripetere che abbiamo davanti un "Kent Style" rispettato alla perfezione, ma con una cura che ha del maniacale e che non si ritrova nemmeno in tanti pittori che si dilettano su materiale altrui.

Il portiere non è suo, ma di un altro costruttore perché al momento Kick Off non ne produce di suoi, ma sono convinto che prima o poi vedremo anche questo.

Anche la scatola è un'ottima replica, che riproduce in tutto e per tutto quella originale storica. Una chicca davvero, che si andrà ad aggiungere a quelle già presenti nella mia libreria.

Sono davvero soddisfatto e convinto, amando basi non troppo appesantite, che questo undici non resterà a fare esposizione in bacheca, ma scenderà spesso in campo a difendere i colori azzurri. Per chi volesse contattare Massimiliano per eventuali richieste di informazioni e ordini, potrà farlo facilmente dal suo sito internet http://kickoff09.altervista.org/index.html.

Un ultima cosa: se volete un Napoli come il mio, non essendoci al momento sul sito (immagino arriverà a breve con tutte le altre C100 Speciali), vi basterà mandare una e.mail a Massimiliano (trovate tutto sempre sul suo sito) e il vostro desiderio sarà tranquillamente esaudito!

martedì 7 giugno 2011

2° Torneo di Subbuteo "Città di Ferrara"

Ho avuto il piacere di partecipare nella terza settimana di maggio allo splendido torneo organizzato da Nicola "Delez" Deleonardis (autore del libro "Subbuteo... o son desto?) nella bellissima Ferrara, che ho raggiunto approfittando dell'ospitalità di alcuni parenti residenti da anni nella cittadina.

In una meravigliosa cornice offerta dal Chiostro di San Paolo nel pieno centro storico, si sono affrontati ben 48 appassionati, compreso il sottoscritto, in una manifestazione con gironi all'italiana e partite a eliminazione diretta, giocate con tempi di 10 minuti (tempo che ritengo più adatto a una partita rispetto ai 15 minuti del calcio da tavolo) e tiri piazzati in caso di parità, nelle fasi finali della competizione.

Personalmente non sono andato oltre il primo turno del torneo di consolazione, uscendo ultimo al girone iniziale, ma mi consolo per aver subito solo due gol in quattro partite (ne avessi fatto uno... :P) e per aver giocato con persone rispettose dell'avversario e consce di trovarsi in una cornice dove il divertimento veniva prima della vittoria sul campo. Saluto il grande (in tutti i sensi) Ernesto "Dragone67" Russolillo, che non vedevo da anni. :D

Ottima l'idea di fornire le squadre direttamente al momento dell'iscrizione, tramite sorteggio, cosa che ha permesso a tutti di giocare con lo stesso tipo di materiale (Top Spin), in modo da non acquisire alcun vantaggio tecnico, al di fuori dell'abilità tecnica di ciascuno.

A me è toccata una squadra adatta alle mie capacità, visto che ho portato sui tappeti lo Shrewsbury Town, men che mediocre formazione inglese che milita oggi nella quarta divisione e che nel catalogo Subbuteo aveva la ref. 184, fedelmente replicata nella bellissima confezione completa di portierino e miniatura in più come riserva. Di Top Spin ho già parlato in un precedente articolo di questo blog. Qui accanto vi mostro alcune miniature della mia squadra (portierino, giocatore, portiere), realizzate rispettando a pieno il "Kent style".

E' stata una bellissima esperienza, che spero di replicare in futuro, certo che sarà difficile (ma spero non impossibile) trovare un organizzazione e una dedizione come quella vista nella città estense.

venerdì 3 giugno 2011

116 - Club Brugge - Subbuteo La Leggenda

Jensen tra i pali, Bastijns, Maes, Krieger, Leekens a comporre la linea difensiva. A centrocampo De Cubber e Vandereycken in mezzo e Cools e Simeon sulle fasce. In attacco Ku e Sorensen. A Wembley il Brugge del mitico Ernst Happel affronta e soccombe contro il  Liverpool di Bob Paisley per 1 a 0 nella finale di Coppa dei Campioni della stagione 1977/78, nonostante gli innumerevoli salvataggi del loro portiere, autore di un match memorabile. Cercando su youtube ho trovato un ampio servizio che riassume questa partita.

Il Brugge (o Bruges a seconda che si usi il termine fiammingo o vallone) è una delle più importanti squadre belghe, caratterizzata da sempre dai colori nero e blu (molto simili all'Inter), ma in quella stagione giocò con un completo indaco (un blu scuro tendente al viola) con ampia banda bianca su pantaloncini e maglia, voluta dallo sponsor tecnico di allora (la Puma).

Il completo è stato perfettamente rispettato, così come la maglia da portiere, anche se per quest'ultimo, relativamente ai pantaloncini e i calzettoni si è scelta una soluzione all'inglese, visto che sono uguali a quelli dei calciatori in campo. Anche questa volta base con i colori invertiti, quando sarebbe stato meglio farla monocolore, visto la preponderanza assoluta del blu.

Non mi vengono al momento in mente altre squadre con una divisa simile, quindi confido nei vostri suggerimenti, visto che sono certo che vi verranno in mente diverse idee.

Prossima uscita dedicata alla mitica Austria degli anni trenta. Una squadra che ha fatto la storia e non solo nel calcio.

giovedì 2 giugno 2011

115 - Gornik Zabrze - Subbuteo La Leggenda

Kostka, Oslizlo, Florenski, Gorgon, Olek, Latocha, Szoltysik, Wilczek, Szarinski, Banas, Lubansky. Questa è la formazione tipo del Gornik Zabrze, che arriva in finale di Coppa delle Coppe contro il Manchester City uscendone sconfitto per 2 a 1, dopo una rocambolesca tripla semifinale contro la Roma, risolta solo dalla monetina. Era la stagione 1969/70 e i rigori ancora non esistevano. Il modulo era il tradizionale 4-4-2 dell'epoca.

Prima squadra polacca di club a essere inserita nella raccolta, il Gornik ha da sempre colori sociali rosso bianchi e una maglia che ricorda quella dell'Arsenal, a seconda di quanto imponga lo sponsor tecnico. La finale della Coppa delle Coppe rappresenta il punto più alto raggiunto dal club, che comunque continua a tutt'oggi a militare, dopo essere stata rilevata dalla compagnia assicurativa Allianz, che appare come sponsor sulle maglie, nella massima serie locale.

Dal punto di vista tecnico, cercando in rete, posso confermare che il completo rispecchia tutto sommato quello indossato nella stagione oggetto della raccolta, mentre la divisa del portiere è davvero troppo moderna rispetto ai maglioni a tinta unita dell'epoca, come si evince anche dal fascicoletto, dove sono riportate due foto della finale. La base presenta, secondo la mia opinione, i colori invertiti, vista la predominanza del rosso, ma ormai ci siamo abituati alla fantasia dei designers Fabbri e ce ne faremo una ragione...

Utilizzi alternativi? Soprassedendo sul pantaloncino rosso, l'Arsenal è tranquillamente riproducibile. Poi se avete altri suggerimenti, non mancate di darmeli attraverso il box commenti.

Prossima uscita, che è già nelle mie mani e che vedrete qui il più presto possibile il Brugge del 1977/78, finalista in Coppa dei Campioni.