giovedì 28 ottobre 2010

Il portierino - croce e delizia di ogni subbuteista

Ci ha salvato in situazioni difensive dannatamente complicate, oppure è stato artefice, causa tocco più che maldestro, di gol subiti a porta vuota. E' il portierino, la dodicesima miniatura "appena fuori" dal campo.

Prevista dal regolamento sia dell'oldsubbuteo, che del calcio da tavolo, essa interviene in campo quando vogliamo disimpegnarci comodamente in difesa, potendola posizionare, dopo aver ritirato il portiere con la stecca in porta (cosa che parecchi si dimenticano di fare...) a proprio piacimento nell'area piccola, rivelandosi così preziosissima.

Carissima nelle prime confezioni originali subbuteo, sia LW che HW (un blister con due miniature costava praticamente mezza squadra), utilizzato nella versione a barretta per smaltire quelle basi imperfette che sarebbero poi state conosciute come "Dux", ricercatissime dai giocatori perché permettevano pallonetti e altri preziosismi difficili da fare con una base realizzata perfettamente, non è entrata subito nel mio gioco "da cameretta", fino a quando, dopo aver letto le preziosissime (e ovviamente perdute...) regole per esperti, non decisi di comprarmene due confezioni, per avere tutti i colori allora disponibili (blu, verde, giallo e rosso), spendendo praticamente quanto una squadra LW intera.

Benedetta o stramaledetta a seconda dell'esito dei suoi interventi, essa è sempre là, piazzata tranquilla al lato della porta, a guardare il suo "gemello" barrato che prende pallate addosso al posto suo, aspettando il momento di entrare in campo.

Io lo celebro così, in una versione grigia tanto agognata (nel mio periodo i portieri con la stecca erano quasi sempre verdi o grigi, e di questo colore il portierino non esisteva), fattami realizzare da Santiago e montato su una base Top Spin. Un compromesso storico nel campo delle (ottime) repliche HW, che ora mi fa sempre compagnia sulla scrivania dell'ufficio, pronto a scendere a bordo campo, ogni volta che il mio Taranto avrà bisogno di lui.

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