domenica 31 ottobre 2010

85 - Benfica - Subbuteo la Leggenda

Poche parole per presentare l'uscita n. 85 della collezione Fabbri "Subbuteo La Leggenda", pubblicata grazie alla licenza concessa da Hasbro, titolare dello storico marchio.

La squadra si presenta con il classico completo rosso con bordi bianchi, pantaloncino bianco e calzettoni rossi, e, a parte l'assenza dei bordi bianchi sui calzettoni e l'inserimento dello scudetto della squadra portoghese, possiamo considerarla praticamente identica alla ref. 138, storicamente assegnata proprio alla squadra portoghese sia in versione HW che LW.
Avrei apprezzato, come si vede dalla foto nel fascicolo il colletto a camicia, come dipinto al portiere, ma tutto sommato non è una mancanza grave.

Rispettata anche la combinazione base inner, che trovo molto più azzeccata rispetto a quella a colori invertiti utilizzata per la Corea del Nord.

Per chi volesse utilizzarla anche come altre squadre, sicuramente Perugia, Malta e Svizzera possono tranquillamente andare bene come alternativa.

La prossima settimana sarà il turno del campionato greco con il Panathinaikos, che dovrebbe vestire un completo interamente verde con base dello stesso colore.

sabato 30 ottobre 2010

Sul panno verde (anche se ormai è un Astropitch)

Nonostante il lavoro, la famiglia e il resto del tempo libero. che cerco di dedicare anche ad altro, ho deciso di ritagliarmi uno spazio di almeno un paio d'ore alla settimana per il Subbuteo in casa.

Abitando in un appartamento non piccolo, ma comunque non in grado di ospitare in pianta stabile un tavolo di compensato con il panno montato su, ho ripiegato da un po' con molta soddisfazione su un Astropitch (desiderio di gioventù rimasto allora tale), che ha il grosso vantaggio di stendersi senza grossi problemi su un tavolo consolle estensibile alla dimensione necessaria per accoglierlo (come potete vedere dalla foto). Nel giro di 10 minuti è tutto pronto, con un po' di nastro carta qui e là per stabilizzare al meglio il tutto e persino con sopra la storica recinzione verde in equlibrio un po' precario, non essendo fissata in alcun modo, ma in grado di fermare palline che altrimenti non farebbero altro che volare giù.

In quel momento, giocando contro mio fratello, o contro i miei amici, smetto di essere me stesso e cerco di immedesimarmi quanto più possibile nella mia squadra, sia sempre uno tra i miei amati Napoli e Taranto (di cui racconterò qualcosa in futuro), una delle squadre La Leggenda, o un qualunque undici buttato là pur di giocare una partita.
Curo personalmente la messa in campo, sistemando i giocatori nel rispetto del numeretto appiccicato sulla maglia, e scelgo il portierino adatto tra quelli disponibili in un'apposita scatolina, se non ce n'è uno di base già incluso.

Finito questo rito pagano, il tempo di impostare il timer sul cellulare (rigorosamente 16 minuti, così si recupera anche il minuto che si perde a piazzare e ripiazzare le miniature), si gioca ed è in questo momento che apprezzo quanto bello spingere via le miniature a colpi di indice, indovinare il girello che scavalca la mossa difensiva avversaria ed entrare in area per provare a bucare il portiere più avanti della solita zona appena dopo l'area di tiro.

Le regole ormai sono quelle ufficiali dell'Oldsubbuteo, poco dissimili da quelle "da cameretta" ricordate più o meno bene a memoria.

Per me il Subbuteo resta uno splendido gioco, il migliore che abbia mai giocato dalla mia infanzia, qualcosa di inarrivabile come coinvolgimento persino dagli ultimi giochi, nonostante sia un accanito appassionato di Fifa 11, soprattutto nella versione portiere (che faccio anche nella vita). Chi l'ha provato mi capirà sicuramente, così come lo vorrebbero capire tutti quei bambini (e bambine!) che questa estate ci vedevano giocare all'aperto, avvicinandosi incuriositi ai tavoli, non avendo mai visto nulla di simile, che non fosse su uno schermo...

venerdì 29 ottobre 2010

"La Leggenda" - E il Subbuteo tornò nella mia vita...

Credo che parecchi appassionati come il sottoscritto non possano che ringraziare la Fabbri, che è riuscita ad avere dalla Hasbro in licenza lo storico marchio del Subbuteo e a lanciare questa raccolta, che ha stupito tutti per il successo riportato.

"Subbuteo - La Leggenda" è stata per parecchi un tuffo nel passato, un modo per risvegliare la passione per le miniature sopita per anni e dimenticata in qualche soffitta o box (le mie squadre LW erano in uno scatolo dentro un piccolo armadietto nella veranda).

Le squadre in stile LW, con una realizzazione tecnica di gran lunga superiore a quella del passato, grazie a un ottimo compromesso tra pittura a mano e decals, si sono rivelate bellissime e grazie alle scatole che hanno ripreso le confezioni originali con un verde di poco differente e i loghi uguali, sono diventate immediatamente pezzi da collezione. Una chicca sono i portieri, realizzati con la stessa cura dei giocatori, rispettandone i completi, cosa che la storica azienda britannica non aveva mai fatto, se si esclude l'Inghilterra di fine anni 70. Vedere Garella del Napoli nel suo tradizionale completo rosso nero, Zoff con la storica maglia grigia e Buffon con il completo giallo da campione del mondo, è davvero un piacere.

Sulle basi ci sarebbe da discutere. Personalmente le trovo un po' troppo leggere e quindi non del tutto stabili, infatti non le raccomanderei mai al di fuori della classica "cameretta", ma sinceramente mi ha lasciato perplesso il fatto che il circuito dell'Oldsubbuteo (tutore dello spirito originale di questo gioco) non le abbia accettate per via di un microscopico smusso presente alla fine della struttura, che da solo non basta a rendere la miniatura performante anche solo rispetto alla classica LW. Il grosso successo dell'iniziativa (fonti informate parlano di migliaia di squadre vendute settimanalmente), avrebbe dovuto fare chiudere un occhio, pur di riavvicinare ancora di più tanti appassionati.

Gli accessori usciti sono stati discreti, se si esclude il tappeto in gomma troppo veloce e (per me) ingiocabile. Porte, palline e bandierine del corner si sono rivelate utilissime per allestire un campo in ordine. Servirebbe la recinzione, ma non sono mai uscite notizie a riguardo.

Essenziali (certe volte troppo) i fascicoletti allegati, che devono giustificare il lato editoriale della raccolta. Un po' più di attenzione, soprattutto alle immagini, avrebbe resto tutto più interessante.
La collezione, partita con un piano dell'opera di 40 uscite, si appresta ad arrivare alle 100, spinta dall'entusiasmo di chi ogni settimana va in edicola a ritirare la propria copia, e il forum online della Fabbri a esso dedicato, essendo di gran lunga il più frequentato del sito fa pensare addirittura a un ulteriore allungo, magari includendo squadre come Genoa, Bologna, le inglesi e le spagnole, che per motivi di diritti di immagine al momento non sono ancora entrate.

Per chi volesse approfondire:

giovedì 28 ottobre 2010

Il portierino - croce e delizia di ogni subbuteista

Ci ha salvato in situazioni difensive dannatamente complicate, oppure è stato artefice, causa tocco più che maldestro, di gol subiti a porta vuota. E' il portierino, la dodicesima miniatura "appena fuori" dal campo.

Prevista dal regolamento sia dell'oldsubbuteo, che del calcio da tavolo, essa interviene in campo quando vogliamo disimpegnarci comodamente in difesa, potendola posizionare, dopo aver ritirato il portiere con la stecca in porta (cosa che parecchi si dimenticano di fare...) a proprio piacimento nell'area piccola, rivelandosi così preziosissima.

Carissima nelle prime confezioni originali subbuteo, sia LW che HW (un blister con due miniature costava praticamente mezza squadra), utilizzato nella versione a barretta per smaltire quelle basi imperfette che sarebbero poi state conosciute come "Dux", ricercatissime dai giocatori perché permettevano pallonetti e altri preziosismi difficili da fare con una base realizzata perfettamente, non è entrata subito nel mio gioco "da cameretta", fino a quando, dopo aver letto le preziosissime (e ovviamente perdute...) regole per esperti, non decisi di comprarmene due confezioni, per avere tutti i colori allora disponibili (blu, verde, giallo e rosso), spendendo praticamente quanto una squadra LW intera.

Benedetta o stramaledetta a seconda dell'esito dei suoi interventi, essa è sempre là, piazzata tranquilla al lato della porta, a guardare il suo "gemello" barrato che prende pallate addosso al posto suo, aspettando il momento di entrare in campo.

Io lo celebro così, in una versione grigia tanto agognata (nel mio periodo i portieri con la stecca erano quasi sempre verdi o grigi, e di questo colore il portierino non esisteva), fattami realizzare da Santiago e montato su una base Top Spin. Un compromesso storico nel campo delle (ottime) repliche HW, che ora mi fa sempre compagnia sulla scrivania dell'ufficio, pronto a scendere a bordo campo, ogni volta che il mio Taranto avrà bisogno di lui.

Il perché di questo blog

L'idea di questo "sfogatoio" sul Subbuteo in tutte le sue salse mi frullava in testa da un po', dopo aver bazzicato diversi forum tematici, ognuno concentrato su una propria visione più o meno filosofica di questo splendido gioco, l'unico che a tutt'oggi riproduca al meglio su tavolo quello del calcio.

Qui di sicuro non troverete dichiararazioni di antipatie personali (che a vedere in giro hanno spaccato questo movimento più di quanto si potrebbe tagliare una torta di compleanno...), agonismo puro (è un gioco, o no?) e tutto ciò che può rompere il giocattolo, ma solo passione, raccontata per testo, fotografie e immagini varie, con qualche disinteressato consiglio per gli acquisti.

Se siete appassionati, lo siete stati, lo vorreste ridiventare (come ha fatto il sottoscritto), tornate a visitarmi, e troverete (spero) sempre qualcosa di interessante con cui impegnare il tempo libero (ve ne ruberò poco, promesso).