sabato 30 ottobre 2010

Sul panno verde (anche se ormai è un Astropitch)

Nonostante il lavoro, la famiglia e il resto del tempo libero. che cerco di dedicare anche ad altro, ho deciso di ritagliarmi uno spazio di almeno un paio d'ore alla settimana per il Subbuteo in casa.

Abitando in un appartamento non piccolo, ma comunque non in grado di ospitare in pianta stabile un tavolo di compensato con il panno montato su, ho ripiegato da un po' con molta soddisfazione su un Astropitch (desiderio di gioventù rimasto allora tale), che ha il grosso vantaggio di stendersi senza grossi problemi su un tavolo consolle estensibile alla dimensione necessaria per accoglierlo (come potete vedere dalla foto). Nel giro di 10 minuti è tutto pronto, con un po' di nastro carta qui e là per stabilizzare al meglio il tutto e persino con sopra la storica recinzione verde in equlibrio un po' precario, non essendo fissata in alcun modo, ma in grado di fermare palline che altrimenti non farebbero altro che volare giù.

In quel momento, giocando contro mio fratello, o contro i miei amici, smetto di essere me stesso e cerco di immedesimarmi quanto più possibile nella mia squadra, sia sempre uno tra i miei amati Napoli e Taranto (di cui racconterò qualcosa in futuro), una delle squadre La Leggenda, o un qualunque undici buttato là pur di giocare una partita.
Curo personalmente la messa in campo, sistemando i giocatori nel rispetto del numeretto appiccicato sulla maglia, e scelgo il portierino adatto tra quelli disponibili in un'apposita scatolina, se non ce n'è uno di base già incluso.

Finito questo rito pagano, il tempo di impostare il timer sul cellulare (rigorosamente 16 minuti, così si recupera anche il minuto che si perde a piazzare e ripiazzare le miniature), si gioca ed è in questo momento che apprezzo quanto bello spingere via le miniature a colpi di indice, indovinare il girello che scavalca la mossa difensiva avversaria ed entrare in area per provare a bucare il portiere più avanti della solita zona appena dopo l'area di tiro.

Le regole ormai sono quelle ufficiali dell'Oldsubbuteo, poco dissimili da quelle "da cameretta" ricordate più o meno bene a memoria.

Per me il Subbuteo resta uno splendido gioco, il migliore che abbia mai giocato dalla mia infanzia, qualcosa di inarrivabile come coinvolgimento persino dagli ultimi giochi, nonostante sia un accanito appassionato di Fifa 11, soprattutto nella versione portiere (che faccio anche nella vita). Chi l'ha provato mi capirà sicuramente, così come lo vorrebbero capire tutti quei bambini (e bambine!) che questa estate ci vedevano giocare all'aperto, avvicinandosi incuriositi ai tavoli, non avendo mai visto nulla di simile, che non fosse su uno schermo...

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